sabato 31 marzo 2018

|Che Accidenti Ho Visto Ultimamente?| Terrifier, Pyewacket, Annihilation, I Tonya, The Disaster Artist, Thor 3, Come Ti ammazzo il bodyguard, Kingsman 2, Tokyo Ghoul, Welcome to the Willits

Stacchiamo oggi dal calendario il mese di Marzo, ed era pure ora. Per il vostro Horrornerd preferito, diciamo che il tempo è passato fin troppo lentamente. E' stato un mese abbastanza buono in verità, molto ricco da tutti i punti di vista. La mia città pian piano forse si sta svegliando, proponendo anche qui varie manifestazioni oltre al classico mercatino dell'antiquariato nella terza domenica del mese. Molto lentamente forse avremo anche qui fiere del fumetto, del disco, e chissà che tra qualche anno (un centinaio, tipo) non ci saranno pure qui convention ed eventi simili. No, perchè alla fiera del mosciolo, della crescia, del terrone ad una certa ci si rompe i coglioni. Per quanto riguarda le attività che ci riguardano, sappiate che potete trovare sul mio canale youtube, anche una playlist dedicata agli unboxing e gameplay, tutta curata da Pamela. Perchè i film recenti sono importanti, ma anche un occhio a quello che si può trovare in giro è abbastanza importante, e se avete scelto per qualche masochistica ragione di seguire il sottoscritto, ma non vi convince pienamente in fatto di contenuti, provate ad allargare la vostra sfera anche alle altre piattaforme, come il profilo instagram, ma sopratutto la pagina facebook, che vi chiedo di diffondere maggiormante, e ancor di più il canale youtube. Ma come al solito, mi sono dilungato fin troppo con l'introduzione, la verità è che sto approfittando di questa Pasqua per condividere con voi le mie idee sulla robaccia visionata a Marzo. Che facciamo, andiamo?

TERRIFIER

Da dove è uscito questo? Seriamente, qualcuno me lo dica, perchè non ne avevo mai sentito parlare. L'ho visto praticamente ieri sera, dopo una giornata pessima su tutti i fronti, ed è stato come un arcobaleno dopo una giornata di pioggia. Romantico, eh? Scherzi a parte, Terrifier è pura exploitation di fine anni '70, che in realtà nasce come cortometraggio sempre dello stesso regista, Damien Leone. Sembra inoltre che il film sia uno spin-off di All Hallows Eve, un film a episodi del 2013 e che il sito Dread Central stesso, abbia messo il nome (e i soldi) per ricavarne un lungometraggio intero. La trama è un pretesto solo per mostrare quello che pretendiamo ogni volta, sangue, budella e un paio di tette. E c'è tutto, quindi perchè lamentarsi? A parte un incipit che potrebbe confondere, ci colleghiamo quasi subito con una coppia di ragazze Tara e Dawn, annoiate dopo una festa di Halloween. La prima (Jenna Kannell, la mora) l'abbiamo vista in versione medium su The Bye Bye Man, mentre l'altra (Catherine Corcoran, la bionda) su Return to Nuke'em High. Ovviamente essendo mezze ubriache non si fidano subito di mettersi alla guida, e pertanto entrano in una pizzeria, dove incontrano uno strano tipo vestito da clown, dai modi parecchio inquietanti. Ovviamente il tizio è uno squilibrato, e dopo aver squartato i due proprietari della Pizzeria, prende di mira proprio le due ragazze. In quello che pian piano diventa uno slasher. Non vi preoccupate, il bodycount è più alto, in quanto si aggiungono altre figure, come due tizi della disinfestazione, una barbona, la sorella di Tara e così via. Ma il piatto forte del film rimane lui, il clown. Con un trucco semplicissimo e una mimica impeccabile, potrebbe davvero essere messo là insieme a Spaulding, Pennywise e compagnia bella. Non dirà una parola in tutto il film, e non uscirà un singolo suono dalla sua bocca, nemmeno quando viene ferito, ma in compenso ci saranno solo smorfie e sorrisi. Ad interpretarlo è un esordiente, un tale di nome David Howard Thornton, che guarda caso, come lavoro precedente, aveva proprio interpretato il Joker in una serie amatoriale su Nightwing. E sembra sia stato pure su una puntata di Gotham. Conclusione, il film è uno splatterone semplice e divertente, consigliato. VOTO: 3.5 /5



PYEWACKET

Dai produttori esecutivi di The Witch, un film che in verità tratta lo stesso identico argomento, ma in una chiave completamente opposta. Se infatti qualche in quel film la Strega veniva raccontata nel suo elemento (i boschi) e nei suoi tempi (nel 1600), adesso ci sembra giusto reinventare un pò la stessa brodaglia ambientando la vicenda ai giorni nostri. Anche se detta così sembra brutta. In verità Pyewacket è un buon film, anche se non aggiunge nulla di nuovo a quanto già detto in precedenza. Abbiamo questa ragazza, Leah, che come tutte le teenager è frustrata, ribelle, piena di odio verso il mondo. Metteteci che ha perso il padre da poco, che la madre tracanna vino rosso a colazione, pranzo cena, e che tutto quello che gli rimane sono i suoi amici goth, e i suoi libri di cazzatelle wicca. Ora, in uno scenario simile, immaginate che un bel giorno, la madre (interpretata da Laurie Holden, già Andrea sulle prime 3 stagioni di Walking Dead, oltre che la sbirra Cybil nel primo Silent Hill), decida all'improvviso di cambiare casa, perchè dove sta ora gli ricorda troppo il marito e sente di impazzire. La piccola Leah allora, decide di sclerare. C'è la classica lotta madre-figlia, visto che la giovane perderebbe la sua possibilità di vedere i suoi amici falliti. Poco importa che sono due ore di macchina dalla scuola, poco importa che la madre si offre di accompagnarla e di riprenderla lei tutti i giorni (mi chiedo che cazzo di lavoro fa!). Tagliando corto, Leah acchiappa un libro, si reca nell'enorme bosco che circonda la sua nuova casa, e smanetta qualche incastrato rito satanico per evocare non-si-sa-bene-cosa che tolga di mezzo la madre. Perchè nella mente di  ragazzina probabilmente la situazione migliorerebbe. A parte l'idiozia di fondo, il film è decisamente lento, non consigliato per il pubblico odierno, ma d'altra parte, se leggete "dai produttori di The Witch", sapete a cosa andate incontro, e dovete essere idioti ad aspettarvi qualcosa di movimentato. Detto questo dicevo, non è male. E' un lento crescendo verso qualcosa di misterioso, che trova ovviamente come soluzione qualcosa di abbastanza scontato. Almeno lo è stato per me, che ho azzeccato il finale mezz'ora prima. Registicamente invece mi è piaciuto molto, specialmente la tecnica di staccare quasi completamente l'audio, o comunque ovattarlo, nelle scene di tensione, magari lasciando solo il respiro. E comunque sia, questo Adam MacDonald aveva già dato prova di sè alla grande con Backcountry, quindi ci sa fare con la macchina da presa, specialmente con le storie un pò più lente, dove al centro ci sono i personaggi invece che l'azione. VOTO: 3 /5


ANNIHILATION

L'immancabile film prodotto da Netflix, praticamente ne vedo uno al mese ormai, serie tv a parte. Questa volta la carta su cui puntavo era Natalie Portman. Mi è sempre piaciuta, da Leon al Cigno Nero. Guarda caso l'unica perfomance che non mi è piaciuta un granchè, è stata proprio la sua Padme negli episodi 1, 2 e 3 di Star Wars. Comunque sia, anche se qui trattiamo sempre di fantascienza, siamo su un territorio completamente diverso. La Portman è un cervellone, un insegnante di biologia, che piange tutte le sere la perdita del marito, che invece era una specie di soldatino coinvolto in missioni top-secret. Indovinate un pò, una sera il maritino si ripresenta, anche se un pò diverso emotivamente, e sopratutto con la memoria corta. Dopo uno svenimento, la corsa all'ospedale, prontamente fermata dalle forze governative, che li bloccano entrambi e li trasportano in un campo base super segreto, dove forse sta per iniziare la fine del mondo. In realtà è molto semplice: vicino ad un faro è caduto qualcosa, che ha incasinato la crescita cellulare di tutti gli organismi. Piante e animali sono cambiati, e la cosa si sta espandendo a velocità esponenziale. Ovviamente hanno inviato una prima squadra, di cui però hanno perso i contatti. A parte il suddetto maritino della Portman. L'unica opzione sembra che sia quella di mandare un secondo gruppo, stavolta di sole donne, e una più laureata dell'altra. Tra chimiche, scienziate, biologhe e via dicendo. Hanno anche i fucili, perchè siamo in america. Il punto debole del film è l'eccessiva linearità e lentezza per una cosa che poteva essere potenzialmente figa. Dura due ore buone e l'unico momento di tensione è l'attacco di un orso e di un coccodrillo. Grazie a Dio succede qualcosa nel finale, che non vi vado a svelare, ma che riesce a redimere l'esito di un film altrimenti soporifero. Consigliato agli amanti della scienza speculativa, agli ambientalisti e perchè no, anche ai fan della Portman. Non aspettatevi tutte le risposte, però eh. VOTO: 2.5 /5 


I, TONYA

La sincerità prima di tutto il resto: Sono stato costretto a vedere questo film. Si, perchè per una settimana intera la mia ragazza non ha fatto altro che parlarmene in continuazione, mettendo gif, video, dietro le quinte, e per di più era in contemporanea con la notte degli Oscar, quindi si continuava a tifare Margot Robbie per riuscire a ritirare una statuetta. Cosa che non è successa. I, Tonya è un film autobiografico, di quelli pepati e controversi un pò come piace al pubblico, vedi The Wrestler con Mickey Rourke. Al centro della storia, ovviamente è Tonya Harding, una pattinatrice dal passato super-incasinato. Il inizia come un intervista, per poi prendere un registro più convenzionale, anche se ci sono momenti dove i personaggi rompono la quarta parete parlando con il pubblico. Succede poco, ma vi giuro che quei 3-4 punti, tutti nella prima metà di film, sembrano proprio messi a caso. Tonya voleva pattinare a 4 anni, no dico, a quattro anni. E la madre, esageratamente stronza, già a quell'età pretendeva l'impossibile. Io a quell'età mi pare di ricordare che...no, non ricordo un cazzo, perchè probabilmente non capivo un cazzo e volevo guardare i cartoni animati. Già mi sembra esagerato questo. Poi c'è il fatto che Tonya si mette con un ragazzo che la picchia. Si lasciano, si riavvicinano, litigano di nuovo, fanno la pace. Si rilasciano, si sposano. Anche questo per me è follia pura. Poi rimane il fulcro del film, ovvero lo scandalo che si è abbattuto verso Tonya nel 1994, quando una sua rivale è stata ferita di proposito, portando ad un enorme processo dagli esiti che, bhè, chi non lo sa, può vedere il film. Per quello che mi riguarda, non ho mai seguito il pattinaggio, pertanto sono parecchio ignorante e di conseguenza prima di questo film non sapevo cos'era un triplo axel, e non sapevo che ...no, credo che sia l'unica cosa che ho imparato. Alla regia, Craig Gillespie che aveva fatto il remake di Fright Night, e che anche qui non riesce a nascondere bene una computer graphic non proprio ad alto livello (si vede che nei volteggi c'è una testa appiccicata sul corpo di una vera pattinatrice, un pò come i baffi di Superman). Di buono c'è Margot Robbie, che rimane fin troppo figa (l'avete vista la Tonya originale? Non è Margot Robbie), c'è il linguaggio sboccato, c'è una colonna sonora veramente potente. E si, ci sono tutte quelle candidature all'oscar. Per la cronaca: Una statuetta l'ha portata a casa Allison Jenney, nei panni della madre di Tonya. Si, quella così esageratamente cattiva da essere un pò sopra le righe. Si vede che non ne capisco un cazzo. VOTO: 2.5 /5


THE DISATER ARTIST

Ah, il caro Tommy Wiseau. Per chi non lo conoscesse, è un altro Ed Wood, come Uwe Boll, ma se possibile anche peggio. Perchè The Room, del 2003 non solo è uno dei film più brutti di tutti i tempi, ma è anche quello con la storia più avvincente per quanto riguarda la realizzazione. Tommy Wiseau, l'aveva scritto, prodotto, diretto e interpretato, allo scopo di far sembrare a tutti di avere sul serio una qualche visione mistica. E forse è stato proprio così, perchè ecco che 15 anni dopo, si ritrova ad essere interpretato da James Franco per un film meta-cinematografico proprio sul dietro le quinte di The Room. E The Disaster Artist, e proprio nelle corde di James Franco, che riesce ad infilare suo fratello Dave come co-protagonista, l'amico Seth Rogen come tecnico sul set, e addirittura c'è un cameo di Bryan Cranston. Insomma un pò come il film Hitchcock con Anthony Hopkins era il making of di Psycho, qui siamo su livelli simili, ma si ride. E la goduria è doppia se avete visto The Room, che credo sia reperibile ancora su youtube. La trama vedeva questo Tommy Wiseau cornificato dalla fidanzata Lisa dal suo amico Mark. Alla fine si spara. Sembra semplice, ma è talmente pieno di idiozia, di soluzioni narrative folli, come mettersi lo smoking per giocare a football, o ridere su discorsi seri, o fatti serissimi tipo "ho il cancro", detti come "ho il raffreddore", e così via. Ma il più era lui, Wiseou stesso, che sembra un mix tra Brad Dourif all'inizio del primo film sulla Bambola Assassina e un vero psycho-killer. La sua recitazione smorta, fiacca e inespressiva gli ha guadagnato un posto nell'olimpo del trash, insieme alle parodie turche di Rambo e StarWars. I fratelli Franco hanno fatto un ottimo lavoro, e James in particolare, non so come, è riuscito in qualche modo a diventare Wiseau. Nei titoli di coda c'è persino uno split-screen tra il film vero e la rivisitazione di Franco. Bravissimi. E Wiseau oggi cosa fa? Credeteci, fa ancora film, e dopo The Disaster Artist diventerà ancora più famoso: è già storia la sua perfomance come Joker. VOTO: 3 /5  


THOR 3 - RAGNAROCK

Finalmente sono riuscito a recuperarlo. Direttamente in bluray, a scatola chiusa. Sapevo che era un film profondamente diverso dai precedenti, ma cavolo, è veramente un altro tipo di film! Mollate la chiave shakespeariana del primo capitolo, e buttate nel cesso i toni fantasy dark del secondo (anzi buttatelo proprio il secondo). Thor 3 è un trip di vinavil dritto sul cervello. Inizia letteralmente all'inferno, ma quando nel primo spiegone del cattivo di turno ci sono le prime gag, già potreste intuire dove si andrà a parare. E la conferma arriva puntuale nella prima scena d'azione, tamarra, veloce, e urlata a volume smodato dall'Immigrant Song dei Led Zeppelin. Si continua su Asgard, si ripesca Loki (sempre Tom Hiddleston), un veloce salto sulla terra giusto per far fare il solito cameo ad Anthony Hopkins e al Dottor Strange, tanto per ricordare a tutti che siamo nel Marvel Cinematic Universe. Poi arriva il nostro villain, la dea della morte, sorella di Thor e Loki, interpretata da Cate Blanchett, pesantemente ritoccata in CG. Anzi, a volte proprio tutto il corpo è in mocap. Comunque sia, Thor viene sbattuto su un pianeta-spazzatura, dove Jeff Goldblum lo costringerà a fare il gladiatore e...si dai avete visto tutti il trailer. C'è Hulk nella versione fumettistica apparsa su World War Hulk in un arena dove affronterà il Dio del tuono, e non capisco proprio del perchè sputtanarlo così nel trailer. Da qui il film si scrive da solo, e anzi, il regista stesso dice che avranno improvvisato quasi l'80% delle battute. Ma è anche normale, Thor 3 è un film pieno di colori, ma anche di idiozia, tanta idiozia. Chris Hensworth è trasformato in un action hero che ad una certa imbraccia pure un fucile. La colonna sonora è tutto un sintonizzatore a metà tra Carpenter Brut, Powerglove e un giochino dell'Atari. Jeff Goldblum, credo sia stato sotto droghe per tutta la durata del film, e basta il momento dove fa il Dj per comprenderlo. C'è persino Karl Urban, visto nel Signore degli Anelli, Red, Doom, e Dredd 3D in quella che forse è la sua parte peggiore, quella della spalla inutile del cattivo messa lì per redimersi alla fine ma che se non c'era era la stessa cosa. Prese in giro a parte, il film ha spaccato in due i fan, chi si è incazzato perchè è troppo TROPPO per ragazzini stupidi, e chi invece gasatissimo, lo paragona a Grosso Guaio a Chinatown, evidentemente i più drogati di tutti. Io come sempre, sto nel mezzo. Meglio del secondo sicuramente, divertentissimo, spensierato, e lo ripeto, coloratissimo. Carinissimo il cameo di Stan Lee, e fantastica la citazione de La Fabbrica di Cioccolato con Gene Wilder. Possibile che il regista Taika Wititi sia lo stesso di What we do in the shadows? Comunque sia da vedere. VOTO: 3.5 /5 


COME TI AMMAZZO IL BODYGUARD

Simpatico, in un certo senso una piccola sorpresa. Ryan Reynolds tra Blade Trinity, Lanterna Verde e Wolverine le Origini, lo volevo solo impalare stile Cannibal Holocaust, ma alla fine cedo e lo ammetto: tra Buried, Voices, life e Deadpool, sembra che sia migliorato di brutto, quasi simpatico. Poi vedo quanto è coglione anche sul suo profilo di instagram e lo dico - sembra simpatico. Qui, è una bodyguard piena di regole, di quelli cazzuti, tipo Leon - non uccide nessuno, calcola percorsi, mappe, auto, ogni singolo imprevisto. E caduto in disgrazia dopo aver fallito miseramente con un politico cinese, morto davanti ai suoi occhi. Lo incastra la sua ex-fidanzata costringendolo a scortare un pericolosissimo serial killer, il mitico Samuel L. Jackson, che è praticamente il suo opposto. Sboccatissimo, impulsivo, quasi folle. Metteteci che i due si odiano da matti e che ovunque piovono tizi armati che cercano di farli fuori. Il film è esilarante, e come succede in questi casi - i cosiddetti buddy movie, tutto dipende dal tipo di coppia, se funziona oppure no. Bhè, con una coppia come Reynolds / Jackson è impossibile sbagliare, risate sia a denti stretti che con le lacrime per tutta la durata del film. Doppiaggio ottimo, azione frenetica, ma sopratutto anche un bellissimo cast di supporto, come Salma Hayek, ancora più sboccata di Sam Jackson, e il mitico Gary Oldman, nei panni di questo dittatore sovietico contro il quale Jackson deve testimoniare. Oldman ovviamente è il solito perfezionista, cosa che traspare nella sua recitazione, che sia un venditore di gelati o qualche villain fuori di testa, e anche qui non delude. (non come Apes Revolution-porca troia). Anche la locandina comunque è una presa per il culo del film con Kevin Costner. Insomma per i nostalgici di Arma Letale e Die Hard 3, direi che e il vostro film. VOTO: 3.5 /5


KINGSMAN 2 - IL CERCHIO D'ORO

Con questo sinceramente mi aspettavo qualcosa di più. Il primo film era chiaramente un cinecomix che funzionava, vuoi per l'accoppiata vincente Matthew Vaugh / Mark Millar, gli stessi di Kick Ass, vuoi per la scelta azzeccata del cast, o comunque per l'invenzione "innovativa" della spia inglese alla 007 che deve salvare il mondo, ma in chiave truzza e moderna. Bene, nel sequel ci sono gli stessi elementi, anzi se ne aggiungono altri, ma in qualche modo funziona un pò meno. La scena di apertura per carità, come da prassi in un Bond-movie, è forse la cosa più spettacolare di tutto il film. Mai vista una lotta in un taxi così folle e ben coreografata. Dopo però, le premesse si abbassano, e ci mostrano questa nuova villain femminile, Poppy, interpretata da Julianne Moore che dopo aver letteralmente cancellato dal mondo gli agenti segreti della Kingsman a suon di missili, non vede l'ora di lanciare questo virus mortale al costo di mettere in ginocchio il mondo. Più o meno. E' la solita terrorista squilibrata ma anche ambientalista, che non vuole altro che vengano legalizzate le droghe, così da poterne gestire il monopolio. Ovviamente Gary e Merlino, sopravvissuti per il solito colpo di culo, si mobiliteranno contro la eco-killer, e si imbatteranno in una nuova agenzia parallela alla loro, la Steitmann, che nascondono agenti segreti dietro una marchio di alcolici (mentre la Kingsman erano dei sarti). Mi dispiace molto vedere personaggi nuovi stracazzuti, come Channing Taum, Hale Barry e Jeff Bridges, messi lì di contorno e vietargli l'azione, al costo di rimettere in scena forzatamente Colin Firth (Harry, che nel primo film si beccava una pallottola in testa). Altra cosa, Julianne Moore non è minimamente paragonabile a Samuel Jackson, e lo sgherro di turno non vale la tizia con le lame ai piedi. Insomma, la maledizione del sequel colpisce ancora, ma intendiamoci, non è che sia un brutto film, eh. VOTO: 3 /5


TOKYO GHOUL

Uscito addirittura al cinema solo per due giorni (il 7 e l'8 marzo) Tokyo Ghoul è l'ennesimo Live action dell'ennesimo anime fortunato che imperversa nei pc dei giovani al giorno d'oggi (sono arrivato a parlare come un settantenne, la trasformazione è completa). La vicenda non è nulla di speciale, e sostanzialmente non è altro che una rivisitazione del mito del vampiro, senza aggiungere veramente nulla di nuovo. C'è questo ragazzo, Kaneki - che da appuntamento ad una bella ragazza, peccato che lei è una ghoul, cioè gli escono degli strani arti dalla schiena e gli occhi cambiano colore, con il fine di mangiare gli umani. Qualcosa però va storto quella sera, e mentre Kaneki viene morso, un impalcatura cede schiacciando la tizia in questione. Ora però Kaneki è infetto, non riesce più a mangiare il cibo normale, e per sopravvivere gli serve sangue. O comunque mangiare carne umana. Di più su questa cosa non è spiegato, non è che venga menzionato se esista un paziente zero, un esperimento andato male, un infezione, se siano creature che esistano da sempre o cosa, no. Ci sono e basta. E guarda caso nel suo primo "attacco di fame", Kaneki incontra la ragazza giusta, che gli da lavoro in un bar dove sono tutti Ghoul, di quelli pacifisti. La storia potrebbe finire anche qui, ma invece c'è sempre una qualche società governativa che da la caccia al diverso. Tecnicamente avevo visto la prima stagione in bluray, prestata e straconsigliata dalla mia ragazza, ma non trovandola nelle mie corde una volta terminata, gli ho detto di non prestarmi la seconda. Non è davvero nulla di chè, così come questo film, che tra l'altro, visto che in due ore non può riassumere tutta una stagione, toglie il villain vero e proprio, un Ghoul psicopatico con una maschera da Hockey. Per me è evitabile, ma se tra i lettori ci sono quei divoratori di anime giapponesi, probabilmente vi piacerà. In caso contrario, passate oltre. VOTO: 2.5 /5


WELCOME TO WILLITS

Un film che viste le premesse, ti incula da più orifizi. Mettono in locandina un alieno, neanche in CG, sembra proprio fatto bene. E in un angolo Dolph Lundgren con una pistola. Cosa vi aspettate? Arma non convenzionale 2? Assolutamente no. Il film è una specie di Horror-SciFi-Comedy e non so cos'altro. C'è una casetta nei boschi, dove una coppia di strafatti coltiva droga senza tante scuse. Lui ne tira parecchia e si ritrova con pesantissime allucinazioni dove gli alieni (fatti da Dio) gli aprono il cervello. Quando si sveglia è spaventatissimo e mette in croce la moglie, strafatta tanto quanto lui, e la figlia- l'unica sana, a riguardarsi dai pericoli nei dintorni che loro sono ovunque. Bene. Intanto arriva il solito gruppo di teenager che finiranno malissimo, in quanto vengono a fare un pic nic di notte nel territorio dello strafatto, che sotto altre dosi vede gli alieni al posto dei teenagers, rispondendo con trappole per orsi e fucilate. Cosa c'entra Lundgren? è un poliziotto? Si, in una serie tv che va in onda di continuo su tutti i canali di tutti i televisori di questo film. Paraculate a parte, il film non è malvagissimo, tra i teenagers ci sono anche volti già visti, come Rory Culkin, fratello del ben più famoso Macaulay (il bimbo di Mamma ho perso l'aereo), e che abbiamo già visto su Scream 4, oltre al solito Thomas Dekker (Nightmare remake, Fear Clinic). Secondo me una mezza visione potete anche buttarla. VOTO: 2.5 /5

E per Marzo abbiamo finito. Ci sarebbe da dire che come contorno mi sono buttato anche in qualche serie tv, tipo Clarita's Diet e The End of The Fucking World, però qui si parla di film, e non mi sembra il caso allungarmi ulteriormente. C'e da dire che mi hanno coinvolto di più le ultime puntate di Walking Dead e sopratutto quelle dell'ultima stagione di X-Files Al solito che vi è piaciuta la lettura, non fatene tesoro solo voi, condividetela e commentatela. Ci risentiamo alla fine del prossimo mese.

7 commenti:

  1. "Terrifier" è una bella sassata old school. Ripensandoci a posteriori, tutti quei mesi di fan che pigolavano su quanto fosse terrificante il make-up di Bill Skarsgaard nel remake di It fanno abbastanza sorridere.
    Non a caso, "All Hallow's Eve" era una mezza cazzata ma l'ultima mezz'ora in compagnia di Art il Clown ti metteva addosso un disagio assurdo.
    "Pyewacket" molto carino, ma secondo me il somaro casca proprio sul finale (Adam MacDonald ha cmq credito e mi aspetto grandi cose da lui)

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    1. il pennywise di Skarsgard è strepitoso, sia l'attore che il make up, ha tenuto testa benissimo all'altrettanto sublime pennywise di Curry

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  2. Di Skarsgaard ho apprezzato molto il modo bizzarro in cui pronuncia le battute e modula la voce, ma per il resto il suo Pennywise me lo sono dimenticato tre minuti dopo aver spento il pc. Troppo plateale, troppo urlato, troppa plastica e CGI scadente. Magari sarà un limite mio, ma secondo me l'hype tremendo, gli integralisti difensori del romanzo (che ho letto e amato molto e anche sticazzi, il fatto di averlo letto non rende il mio parere più meritevole di chi non l'ha fatto), gli hater della serie tv anni 90, l'effetto "rip-off di Stranger Things" con le musichine nostalgiche e paracule piazzate nei punti giusti, il fatto di voler mostrare sempre tutto (quant'era più sinistra quella dissolvenza nelle fauci di Tim Curry invece di Georgie sbattuto come un pesce col moncherino sotto la pioggia?)... boh, secondo me tutte queste cose non gli hanno giovato granché, a quel film.
    Ad ogni modo, restando in tema di clown muti che fanno una strage, ti consiglio "100 Tears" di Marcus Koch, ciao!

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    1. Io AMO ALLA FOLLIA il tv movie del 1990, a parimerito con questa nuova versione, sono stupendi nella loro diversità, ma è innegabile che questa nuova versione sia più fedele al romanzo, la morte di georgie è brutale e feroce proprio come nel libro e la cosa a me è piaciuta assai, poi ovvio che nel tv movie non potevano mostrarla parliamo di una produzione di quasi 30 anni fa e per la tv per giunta, la tv di allora non era quella di oggi.

      Sulla cg, lo dico da haters della cg, in questo film è fatta benissimo, mai invasiva o scadente tutt'altro, in quanto all'essere nostalgico che ce di male??? in un epoca in cui sbancano e vengono esaltati come capolavori filmetti come i vari insidious, paranormal activity e compagnia bella, un film come il nuovo IT è una manna dal cielo proprio perchè fa della nostalgia di quegli anni (i migliori in assoluto a parer mio) il suo punto di forza.

      Aspetto con la bava alla bocca il capitolo 2 nella speranza che scelgano un valido cast per i perdenti adulti, dato che i ragazzini sono stati bravissimi

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  3. Sul fatto che quegli anni siano stati i migliori in assoluto siamo perfettamente d'accordo :-)

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  4. di una produzione di quasi 30 anni

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  5. la comprensione del cinema https://filmpertutti.gdn è una delle fonti della conoscenza

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