giovedì 4 maggio 2017

|Che accidenti ho visto Ultimamente?| I Guardiani della Galassia Vol.2, The Bye Bye Man, The Void, Mercy, Ballad in Blood, Skiptrace

Accidenti che mese Aprile! Tra il corto di Halloween e il Weekend of Hell non c'è stato molto tempo per dedicarsi ai film, però come si dice "meglio pochi ma buoni". E se ci scappa il ritorno di Deodato, un film Marvel e un Horror con i controcosiddetti, chi si lamenta?

I GUARDIANI DELLA GALASSIA VOL.2

Credo che non ci siano dubbi sulla tappa obbligatoria al cinema di questo mese: i Guardiani della galassia sono tornati, sempre diretti dal mitico James Gunn, già alla regia del primo capitolo, ed è esattamente come ve lo aspettate. Qualcuno lo ha definito meglio del primo, ma in verità non vi nascondo che mi trovate in disaccordo. Il primo capitolo ha lo scopo di presentare i personaggi, dedicando un pò di tempo ad ognuno, e sarà per l'effetto novità che li trovavo interessanti, senza contare che nonostante tutto riuscivano ad infilare un sacco d'azione. In questo sequel invece, le scene d'azione sono decisamente ridotte, tutto per dedicarsi maggiormente ai rapporti personali dei vari membri, da Gamora con la sorella Nebula, fino a StarLord con suo padre Ego. Quest'ultimo tra l'altro è interpretato da Kurt Russell, e non potevo che immaginarlo per tutto il film con la benda sull'occhio, ma nasconde diverse sorprese, che ovviamente non vi rivelo. Drax (il wrestler Dave Batista) era il personaggio che mi piaceva di meno nel precedente film, mentre quà svela un anima da cazzone che risulta perfetta. Dedicano molto tempo anche per Youndu, il personaggio di Michael Rooker (Walking Dead, attore feticcio del regista, per me indimenticato su Henry Pioggia di sangue) che ricorderete nel film precedente come il tizio in blu che comanda una bacchetta semplicemente fischiando. Insomma hanno deciso di buttarla sui sentimenti, forse un azzardo, ma visto che non annoia un secondo, e a conti fatti vedete tutto quello che volete vedere, ci può stare. La scena d'azione "grossa" ovviamente è tenuta per il gran finale, mentre nel corso del film i guardiani non combattono mai insieme, ma sempre separatamente, a sottolineare come se ognuno avesse la propria battaglia. Poi ci sono i camei e le citazioni, che ovviamente pescano tutto quello che c'è da prendere dagli anni '80, anche se quando ho visto un pac-man gigante e ho sentito ragazzini di 10 anni che ridevano, avevo i miei dubbi che avessero capito davvero cosa stavano vedendo. Comunque sia - ottimo film, grande colonna sonora, tanto divertimento, ma ho comunque preferito il primo capitolo. E va bene così, che lo sappiamo tutti quanto è difficile tirare fuori un sequel valido senza ripetersi, pertanto un applauso a James Gunn! Però (modalità horrornerd- on) tra i mille camei ti sei scordato di chiamare il tuo mentore di Tromaville, vergogna! VOTO: 4 /5



THE BYE BYE MAN

"Non dirlo, Non pensarlo" recita la tagline. "Non vederlo" ci aggiungerei io sotto con la penna. Per carità, apprezzo sempre il tentativo di tirare fuori dal cilindro qualche nuovo boogeyman originale che resista alla prova del tempo e generi tanti sequel come si facevano negli anni '80. Ma questo film è veramente stupido, a partire dal titolo, che già se lo traduci in italiano sembra una commedia drammatica. No? Se arrivava scritto come "L'uomo del ciao ciao" non vi immaginate uno di quei drammoni pretenziosi magari con qualche attore comico che vuole fare un film serio? Comunque sia, il film nella prima parte spreca veramente tanto tempo per presentare i personaggi. Che poi sono i soliti personaggi nei film horror, pertanto non meritevoli di tanto spazio. La trama si accende (per modo di dire) quando trovano in un cassetto ricamato questa frase, "non dirlo -non pensarlo- the bye bye man" e se ci pensi arriva Doug Jones (Hellboy, il labirinto del fauno) incappucciato che ti induce al suicidio con qualche strana allucinazione. Sarebbe anche figo il mondus operandi, che alla fine non si stacca tantissimo dal mitico Freddy Krueger, peccato che il sangue è pochino, gli omicidi pure, e ogni tanto allungano il brodo con cose che potevano tranquillamente fare a meno. Per esempio, il bye bye man, ha un cane. Brutto. Al computer. Assolutamente fuori luogo. Ma la verità è che, come accade spesso negli ultimi anni, tra i ragazzi protagonisti non c'è nessuno che ci interessi, che vogliamo veder vivere fino alla fine. Ed è tremendo, perchè dimostra che non esistono più le scream queen, o comunque gli attori famosi per questo genere. Non ci sono ragazze forti come Nancy o Alice per Nightmare, nè ragazzi svegli o simpatici come potevano essere Alex Vincent o Corey Feldman. Quando è così punti tutto sul mostro, che li faccia a pezzi in un fiume di sangue e tanti saluti. E invece no. il mostro lo vedi un paio di volte e il gore è assente. E nel poster mi tirano dentro Freddy e Jason. Cattivi. VOTO: 2 /5


THE VOID

Il trailer ammetto che era parecchio figo, ma se c'è una cosa che ho imparato in questi anni, e che non bisogna mai e poi mai fidarsi di come rimontano un film in 2 minuti di trailer. Pertanto mi sono avvicinato a questo The Void con molta indifferenza, che di schifezze ne ho viste tante, anche se nell'atmosfera stavolta c'era qualcosa di diverso. E infatti dopo pochi minuti ci troviamo già in una situazione da puro horror - in uno spazio chiuso e pieno di macabro fascino (un ospedale), con un gruppo di persone chiuse dentro (un dottore, un paio di infermiere, un poliziotto, una vittima e due redeneck incazzati) e una minaccia all'esterno che renderà la notte un inferno, costituita da un gruppo di tizi incapucciati di bianco. E fin qui tutto normale, Distretto 13" dirà qualcuno, giustamente. Poi però, ti accorgi che non è l'unico Carpenter che aveva in mente il regista, e dopo 30 minuti, quando hai visto persone che mutano in mostri bavosi tentacolari chiaramente debitori de La Cosa, pensi che forse qualcuno si è ricordato davvero come si gira un horror. Dopo quella scena infatti, l'attenzione sarà sempre alta, e verrà spesso ricambiata con altre scene simili. E giusto per sottolineare - non solo Carpenter, nel film come perno centrale si pensa a Howard Philips Lovecraft, si pensa ai culti, alle creature senza nome, ma nel mostrarle, ci sono dettagli e situazioni che ricordano di brutto Hellraiser (in particolare la vicenda dello Zio Frank) più un duplice omaggio a Fulci, dalla sparatoria all'ospedale fino ad un altro più esplicito che preferisco non rivelare, entrambi da L'aldilà. Il gore è presente in dosi massicce, la fantasia nel mostrare le creature non manca, e c'è un certo coraggio (o testardaggine) di sfidare la telecamera mettendo in mostra abomini pupazzosi come non aveva fatto Carpenter (di nuovo lui!) su Il seme della Follia, l'altro omaggio a Lovecraft senza esser tratto da nessun libro di Lovecraft. Insomma, The Void non è originale, ma ci sono talmente pochi film validi su questo materiale, che quando ne troviamo uno, bisogna gioire un pò, coccolarlo e parlarne il più possibile. Pertanto ri-diciamolo: The Void è un gran bel film, pregate per una distribuzione italiana al più presto (insomma uno di quei miracoli che solo la Midnight Factory può fare). VOTO: 4 /5 


MERCY

Un altro prodotto con il quale ti avvicini mooolto lentamente, e ben ti guardi prima di pensare di infilarlo nel lettore dvd. (d'altra parte, quando lo prendi a 1€, tutto fa brodo). Quando vedi il nome di Stephen King, subito ci si rizzano le antenne, poi leggi la trama e cerchi di capire da quale libro provenga. Se non lo trovi nel tuo cervello, è perchè probabilmente viene da qualche raccolta. E infatti, "Mercy" arriva dal libro "Scheletri", più precisamente dal racconto "La nonna". E bisogna fare attenzione con i film tratti dai libri di King. Ci sono volumoni da 1000 pagine che arrivano in prodotti da 3 o 6 ore che giustamente diventano miniserie (Desperationi Langolieri, Rose Red), altri si trasformano in blockbusteroni (The Mist, L'acchiappasogni), altri ancora da racconti brevi di 50 pagine diventano film da un ora e mezza anche validissimi, ma che nascono e muoiono lì (The Night Flyer) o ancora diventano la fucina di decine di sequel (l'impossibile saga di Grano Rosso Sangue). Quindi come cacchio ti avvicini a l'ennesimo prodottino venduto per tirare su qualche soldino con il nome di King? Senza farti troppe domande, ecco come. E Mercy si lascia guardare. Ci sono due ragazzini che vanno a trovare la nonna malata. Molto malata. Deve prendere anche delle medicine per rimanere rincoglionita, sennò diventa violenta. Ovviamente se uno dei ragazzini è il Carl di Walking Dead, le medicine vengono scordate, e succede un casino. Poi, si - c'è anche una specie di trama che riguarda la stregoneria e la sottotrama di come la chiesa non serve a niente, ma va bene così. Un prodotto che si lascia guardare, dicevo. Niente di eclatante, prodotto dal solito Jason Blum, e uscito da noi direct to video. Se siete fan del re, fa numero. In caso contrario, passate oltre. VOTO: 3 /5 


BALLAD IN BLOOD

Che bello, finalmente Ruggero Deodato dopo tanti anni è riuscito davvero a fare un altro film! Il regista di tante perle, da Cannibal Holocaust , The Barbarians, fino a La Casa Sperduta nel parco, cercava da tempo di ritornare al cinema, ma in italia, come al solito è molto difficile tirare fuori un film di genere. Ma alla fine chi se ne frega, ce l'ha fatta! E ritorna con un thriller-giallo per nulla scontato (più o meno). Si apre con una scena di sesso molto esplicita, seguita dal ritrovamento di un cadavere: quale modo migliore per attirare l'attenzione? Seriamente, la trama ruota attorno a tre ragazzi in Erasmus, Jacopo, Lenka e Duke, che dopo una sera di baldoria trovano morta l'amica Elizabeth. Che accidenti è successo la sera prima? Com'è morta Elizabeth? Sostanzialmente sembra "Una notte da leoni" in chiave horror, e invece il film è tristemente tratto dalla reale vicenda dell'omicidio di Meredith Kercher a Perugia nel 2007. E proprio vicino a Perugia si apre il film, con una festa di Halloween nel celebre pozzo di San Patrizio a Orvieto (ci sono stato nel 2010 e nel 2011), che rivedremo a più intervalli tramite video-flashback per trovare nuovi indizi. Tra i protagonisti ci sono attori esordienti, come la bella (e brava) Carlotta Morelli, che abbiamo incontrato insieme a Ruggero Deodato a Rimini un paio d'anni fa, e proprio quest'ultimo si regala una piccola parte (comica) nel film, nei panni di un professore sulla sedia a rotelle (chiamato Eli Roth!). Che Deodato sà girare non c'è neanche da ricordarlo, il sangue non manca, ma piu che altro sono i numerosi nudi che attirano l'attenzione, specie per i maschietti (la Morelli è nuda per più di metà film). Le musiche sono di Claudio Simonetti, e fin qui nulla di strano, ma quando parte il tema "Swetly" de La casa sperduta nel parco, al fan esplode qualcosa nei paesi bassi. In conclusione, Ruggero è tornato, son passati più di vent'anni, ma c'è riuscito. Speriamo che non sia stata una cosa occasionale, che il film trovi la sua strada all'estero (che qui in italia, a parte il FI-LI-PI festival di Livorno, non sò quanta distribuzione avrà), e che sia un trampolino per una nuova serie di film. Vai Ruggero! VOTO: 3.5 /5   


SKIPTRACE

Renny Harlin nel corso della sua carriera ha dato prova di saper fare tutti i generi (Cliffhanger, Die Hard 2, Nightmare 4, Hercules, Blu Profondo, Driven), ma ancora gli mancava l'action comedy, e quale miglior modo di buttarsi in un film con Jackie Chan? Skiptrace non si discosta molto dai vari Rush Hour, nè dai vari Buddy movie, con il poliziotto deve affiancarsi ad un (comico) americano per svincolare il solito incastro della trama, che stavolta ruota attorno ad un cellullare che si deve sbloccare con le impronte digitali di un noto trafficante, "El Matador". Ci sono vari tizi sospettati, compreso lo stesso capo della polizia, ma il colpo di scena non è proprio scontato. Comunque, a chi importa della trama quando vedi Jackie Chan sopra i cinquanta che continua a menare come ai vecchi tempi? E la spalla americana questa volta è Johnny Knoxville, stuntman di professione che conoscete sicuramente per i vari Jackass, e che anche qui si concede (giustamente) qualche sequenza pericolosa. La coppia diverte, il film è rilassante, e le scene d'azione nella norma. Purtroppo Jackie in giovinezza ci ha abituato fin troppo bene, e ormai non riesce a dare molto nel campo delle coreografie, anzi, nei titoli di coda è un pò triste vedere che fa uso dei cavi. Meglio godersi allora i battibecchi con Knoxville, o il piccolo intermezzo musicale dove cantano Adele. Molta (inutile) computer graphic, molto colorato, ma comunque di buon intrattenimento. VOTO: 3 /5

E anche per questo mese è tutto! 

1 commento:

  1. Sono rimasto indietro! Tra questi finora ho visto solo I Guardiani della Galassia, di cui credo parlerò anche io ad inizio settimana...

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