martedì 16 settembre 2014

| Recensione | Tartarughe Ninja (2014) No-Spoiler

Chi non ha mai sentito parlare delle tartarughe ninja o è veramente tanto giovane, o è vissuto davvero nelle fogne. Nate da un comics creato da Kevin Eastman e Peter Laird nel 1984 narra la storia di quattro tartarughine che gettate nelle fogne, vengono a contatto con uno strano liquido verde, mutando così in tartarughe giganti.



Ovviamente c'è di più, infatti scopriamo anche la storia del ratto gigante Splinter, un topolino domestico che viveva in giappone e che ha visto l'omicidio del suo padrone Oroku Saki, un frequentatore di una palestra-dojo che si è messo in rivalità con il collega Hamato Yoshi per una donna. Oggi, Hamato Yoshi "casualmente" risiede a New York e gestisce un impero criminale nei panni di Shredder, guidando la sua gang ("il piede") in piccoli e grandi furti al fine di mettere in ginocchio la città.
Da qui la decisione di Splinter di rivolgere le tartarughe verso il ninjitsu, ovvero l'arte dei ninja, al fine di vendicare il suo padrone.
Era in bianco e nero, sembrava molto Milleriano, con lunghe didascalie-monologhi che rappresentavano i pensieri delle tartatughe, era violento,mostrava un pò di sangue, ma allo stesso tempo era divertente.


Del fumetto, inizialmente sconosciuto, è sopravissuto grazie al passaparola del popolo amante dei comics, e pian piano è diventato un piccolo successo, ma sarà niente in confronto ai cartoni animati.



La serie a cartoni infatti,è stata un successo su tutta la linea almeno nelle prime 3-4 stagioni,e si è andata a smorzare solo nelle puntate finali quando ormai i tempi cambiarono e le avventure delle tartarughe ninja non andavano più (Finì nel 1996 con la settima stagione, ma tanto da noi la mediaset mandava sempre le stesse repliche delle prime 5).
Ma è stato un periodo comunque fortunatissimo, grazie anche agli innumerevoli giocatoli, ma sopratutto ai film.



Nel 1990 infatti "Tartarughe Ninja alla riscossa" era sulla bocca di tutti i ragazzini. Il film fu proprio la scintilla necessaria per far esplodere il boom delle tartarughe, che capitalizzavano su qualunque tipo di merchandise,alla pari con Star Wars.
Anche se allo stesso tempo aveva fatto incazzare di brutto l'associazione dei genitori (MIOGE) per via di alcune imprecazioni (per lo più sono "Damn" cioè "Dannazione"...che da noi traducono in cose ancor più innocue) e per le scene "violente", ovvero le scene d'azione, vere e proprie risse da bar che diciamolo,erano la cosa più bella del film. Poi si, c'era la sottotrama dei ragazzini che erano incentivati a rubare, una veloce apparizione di minorenni che fumano, ma veramente poca cosa.



Ma tutto questo non importa, rimane un film piacevole da guardare, molto anni '80 con una bella colonna sonora e velocissimo da seguire. Almeno io la penso così per il fattore nostalgia.
Aveva le sue differenze con i cartoni animati, proprio perchè voleva riprendere elementi dal fumetto originale,ed ha pagato pegno proprio per questo.
Peggio con il secondo film, sempre gradevole da guardare,ma allo stesso tempo molto più bambinesco, per via del movimento del MOIGE sopracitato. Le tartarughe quasi non usano più le loro armi, ma lottano con giocattoli, yo-yo, salsicce ...o con le chiacchiere!



Ma è con il terzo film che si raggiunge il livello più basso della saga. Pupazzi incompleti, costumi orrendi, sceneggiatura mal scritta, trama scialba, niente Shredder, nessun villain memorabile, poca azione.



Abbiamo aspettato molti anni per rivederle in azione in un vero lungometraggio, anche se è vero che ci sono stati un paio di tentativi, come la serie tv,la nuova serie animata e il film d'animazione tutto in CG del 2007



Ma un vero film con attori in carne ossa (più o meno) lo possiamo vedere al cinema proprio in questi giorni, con l'uscita di "Tartarughe Ninja" prodotto da Michael Bay e diretto da Jonathan Liebsman (Non Aprite quella Porta l'inizio e Al calar delle tenebre).

LA RECENSIONE
Del film ne avevo accennato più volte alcuni commenti poco lusinghieri verso le prime immagini e il trailer. E in effetti continuo a dire che sembrano sempre le vecchie tartarughe, ma vestite come zingari e fatti dei peggio steroidi... Ma nonostante tutto...il film è piacevole.



Abbastanza piacevole da essere superiore al secondo e al terzo film della saga.
Ancora una volta si fanno piccole correzioni rispetto al fumetto, introducono una maggiore affinità con il personaggio di April O'Neal,e un nuovo villain (William Fitchner).
I difettucci non mancano, proprio a partire dal personaggio di April, interpretato da Megan Fox, con tutte le sue limitazioni.



E anche se sembra inizialmente che occuperà tutte le scene, scopriamo invece che starà sullo schermo nei tempi giusti, lasciando tutto lo spazio necessario per le 4 tartarughe.
Parlando invece di gente che rimane fuori, proprio Shredder, che compare quelle 4 scene in croce,di cui 3 sono combattimenti spettacolari. Quindi molta azione si, ma sul suo background non c'è poi molto...



La trama è banalotta, ma scorre senza picchi di noia. E' scritto sufficientemente bene da mandare in vacanza il cervello per quei 100 minuti, specie se lo spettatore ha dodici anni (target più o meno al quale il film è rivolto). Questo significa che ci sono scivoloni enormi nella storia (perchè l'autografo "famiglia"? Con che inchiostro lo scrivono? Chi paga internet nelle fogne?), e nella regia non ci sono movimenti particolari (tantissime le riprese della città vista dall'alto come stacco tra una scena e l'altra....veramente troppi). E la modestissima CG,che rende tutto più finto di quanto non sia. Magari l'effetto era diverso se optavano per attori in costume come nei film precedenti, bastava metterli nelle mani di Alec Gillis e Tom Woodruf....
La parte migliore ovviamente sono le scene (moltissime) con le tartarughe, che litigano, cazzeggiano e chiacchierano proprio come le ricordavamo nel cartone animato, regalandoci momenti divertenti, citando quà e là elementi della cultura pop di oggi, come Batman o Lost.

IN CONCLUSIONE:

Un film che si scorda piuttosto in fretta, ma indubbiamente intrattiene grandi e piccini con estrema facilità. In america non fanno film, ma prodotti omologati per il pubblico, ecco perchè forse vi sembrerà tutte cose già viste. Ma elementi da videogioco, figure ricreate col motion capture e sequenze andrenaliniche non devono mancare nei blockbusteroni, e questo almeno nel suo scorrere non annoia e non lascia cattivi ricordi. Nessun picco di crudeltà, ovviamente niente sangue, e violenza del tipo innocuo come ci hanno abituato i cinecomix della Marvel.
Adesso che ci penso sembra proprio un Marvel movie.
Stupidino,si ma guardabile.

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