lunedì 26 maggio 2014

|Recensione| X-Men: Giorni di un futuro passato


Il mese di Maggio è stato veramente ricco di uscite cinematografiche; ed infatti dopo la festa del cinema, che mi ha regalato una seconda visione per Amazing Spiderman 2 (qui la recensione), e per Godzilla (Recensione QUI), eccoci a questo X-Men: Giorni di un futuro passato, che attendevo veramente tanto, oltretutto con delle aspettative medio-alte. (vedi QUI e QUI per le reazioni ai trailers)
Le aspettative sono stare ripagate? Assolutamente si.


LA STORIA:
Dopo la trilogia di X-men, si sono concessi un prequel e due spin off per Wolverine, quindi se contiamo tutto sarebbe il settimo film dove vediamo all'opera i mutanti della Marvel, quindi non era tecnicamente un compito facile tirare fuori una nuova storia.
Certo, nell'universo fumettistico ce ne sono migliaia, ma dopo che Brett Ratner ha decimato il 70% dei personaggi in X-men 3 Conflitto finale, era davvero dura trovare il modo di riportare su schermo i nostri eroi, ed ecco anche spiegato il motivo per essersi concentrati su Wolverine per due film, e tentare un riavvio ( o prequel) con X-Men L'inizio.
Come risolvere questo gran casino? Con i viaggi nel tempo.


X-Men 3, che il mondo odia, non lo considero un brutto film, anzi è parecchio movimentato e divertente da guardare, e nel suo caos aveva anche lui non una, ma ben due trame famose tratte dai fumetti, da una parte quella della cura contro il gene mutante (che scrisse Joss Whedon, tra l'altro), e dall'altra parte la saga di Fenice, già  trasposta, oltre ai fumetti, nei cartoni animati.
Bhè, anche su questo settimo capitolo, si cerca l'ispirazione nell'universo fumettistico, e lo fà con una storia dark, fantascientifica, politica, che allo stesso tempo ha il duro compito di ristabilire la continuità con i film precedenti. O almeno solo con quelli di X-men, escludendo le due avventure in solitaria di Logan.


Giorni di un futuro passato, nella versione cartacea scritta da Chris Claremont, iniziava nel futuro, con un Wolverine con i capelli bianchi ai lati, che si dà appuntamento con Kitty. 


Siamo in un futuro oscuro, dove Capitan America, i Fantastici 4, Spiderman e la maggior parte dei supereroi sono solo dei nomi sulle tombe, per colpa delle terribili sentinelle, ovvero robot giganti con il preciso compito di eliminare chiunque con dei superpoteri. Qui il piano degli X-Men rimanenti, Logan, Tempesta, Colosso e Kitty: tornare indietro nel tempo per impedire un colpo di stato che darà il via all'atto di costruzione delle sentinelle.
Negli anni '70 infatti, la confraternita dei mutanti, del quale oltre a Mistica, facevano parte anche mutanti come Blob e Pyro, avrebbe ucciso il senatore Kelly,dando il via ad una serie di eventi che avrebbe portato tutti i mutanti alla distruzione.
Qui, Kitty Pride, si sarebbe svegliata dal suo futuro nel suo corpo ventenne, per avvertire gli X-men di evitare assolutamente che il senatore Kelly rimanga ucciso in quel giorno.


Nel film la trama base è la stessa, ed è una scusa ottima per riunire il cast della trilogia originale, con quello visto su X-Men l'inizio. Così potremo vedere sullo schermo sia le versioni anziane di Magneto e Xavier (Ian Mckellen e Patrick Stewart) che quelle giovani (Micheal Fassbender e James Mcavoy).
Il film si apre nello stesso futuro oscuro, con i cieli neri, e città desolate...dove sono finiti tutti?
Ci viene mostrata una base a Mosca con 4 mutanti che vengono barbaramente uccise dalle sentinelle. Ma tranquilli, il film si riavvolge subito, grazie ai poteri di Kitty (Ellen Page) che riesce a riavvolgere il tempo di qualche giorno, per capire quando sono in pericolo. (Ma io sapevo solo che poteva rendersi intangibile...vabbè...)

Mutanti come Colosso...
...Bobby Drake- uomo ghiaccio...
E Sunspot,  che è molto meglio di Pyro.
Da qui la riuniione con i mutanti rimanenti, Xavier, Magneto,tempesta e Logan, e il loro piano folle: Mandare qualcuno indietro nel tempo per impedire tutto questo.
Solo che al posto di Kitty, tocca a Logan l'arduo compito, in quanto sia l'unico con il fattore rigenerante che possa guarire eventuali danni celebrali.

E si spostano in Cina, che nel futuro il carburante dell' X-Jet sarà gratuito.
E il film in un certo senso ingrana subito, con Logan negli anni '70 che prima ricerca Xavier, con conseguenti spiegoni,e ricatti vari, poi liberano Magneto ed infine si cerca di fermare Mystica, non solo a non uccidere il politico di turno, ma udite udite, a non esser catturata, in quanto sarà proprio il suo sangue, la chiave per creare le nuove sentinelle capaci di "evolversi" di volta in volta per contrastare i poteri mutanti.

....non mi viene in mente nessuna didascalia per questa foto.
LA RECENSIONE:
Il film è più che buono, e da Bryan Singer questo mi aspettavo.
Singer infatti, è sempre stato considerato dal sottoscritto un regista con i controcosiddetti, si, anche su Superman Returns, che è comunque diretto alla grande... scontanto penitenza però su una trama scialba e un casting in parte sbagliato (solo per Brandon Routh, in realtà).
Ma Singer era un regista giovane, che aveva già tirato fuori I Soliti Sospetti, e si era già ritagliato il suo spazio a Hollywood, pertanto uno scivolone, poteva anche permetterselo.
E che dire di X-men, ma sopratutto di X-Men 2, che insieme a Spiderman 2 considero come i migliori cinecomix della marvel mai fatti?

Se volete, potete fargli anche domande via Twitter.
Il film non è esente da difetti chiaro, nei primi minuti, la voce di Patrick Stewart ci guida nel film come si fà ai bambini piccoli, con spiegoni assurdi, ma badate sono necessari, in quanto non tutti potrebbero essere dei fan della saga o dei nerdoni fumettari. La mia ragazza per esempio, nonostante avesse visto tutti i film della saga, non aveva mai visto una sentinella, e quindi la domanda "Che accidenti sono quei cosi?" nei primi minuti di film, ci stà tutta. Ma ecco che poco dopo arriva il "aaah ecco, capito tutto."
Ci sono cose buone e altre meno buone, ma tutto è orchestrato così bene, che i fan della saga possono tranquillamente chiudere il becco e divertirsi.
E poi ci sono citazioni sottili a tante, tantissime cose, dalla parentela tra Magneto e Quicksilver... 

"Controlli i metalli? Mia madre stava con uno che controllava i metalli..." Seriamente, quanta gente controlla i metalli?

...ai riferimenti sul finale dell'isola di cuba ...a voi trovarle tutte.

Alcune sono sottili forti, altre sono il caso contrario.
I PRO:
Ci sono momenti di alto intrattenimento, grandi scene d'azione, un paio di momenti in cui si sorride, e dei veri e propri colpi al cuore.

è quello che sembra? Non si dice.
Le scene ambientate nel futuro sono tanto pessimistiche quanto avvincenti, l'introduzione di Quicksilver è quel tanto che basta per potersi rilassare un momento e staccare dal pessimismo della scena prima, per poi ritornarci nel doppio finale, dove succede di tutto.


E che dire del finale? Non si spoilera, chiaro, ma dopo tanta negatività, è stato proprio bello mettere pace in quel modo.
Ora possono fare quello che vogliono, i produttori, gli sceneggiatori...hanno tantissime possibilità.


Ottima anche la gestione dei personaggi; come sempre sembra che Logan sia il protagonista, ma poi ci si concentra su Xavier, poi su Magneto, e adirittura anche Mystica ha una bella fetta di trama.

Finalmente, aggiungerei!

I CONTRO:
Non è un film esente da difetti, chiaro. Chi ha letto il fumetto, nonostante le diversità, conosce più o meno tutto quello che succede, mentre nell'X-men 3 che in profondità odia con tutto se stesso, non si sapeva bene come poteva finire, mixando due o più storie. E ovviamente, essendo film per bambini, deve finire bene...ma il terzo film, come saprete non è stato quel caso.
Bhè, "X-men giorni di un futuro passato",  è tutto l'opposto, si pone lo scopo di portare su schermo una storia molto amata, cercando al stesso tempo di mettere pace tra vari sequel, prequel e spin-off.
E qui il problema maggiore. Perchè lo spettatore medio si divertirà un casino, mentre per quello più esigente sarà impossibile non notare gli errori di continuità. Ci sono, ma non sono nulla di poi così terribile, forse a parte quella del Signor Trask, che se su X-men 3, era Bill Duke (Predator), qui è il nano di Game of Thornes, che badate è anche bravo nella sua parte, solo non capisco la necessità di cambiarlo così tanto.
Poi vabbè su X-Men 3 succedeva di tutto nel finale, in particolare a Magneto, per non parlare di Xavier.
Ma alla fine possiamo contare sui viaggi nel tempo, sulla teoria del multiverso di The One, nel quale esistono tanti universi, magari da una parte Trask è nero, in un altro universo un nano, in un altro ancora una donna e così via...


Senza contare che nei fumetti ne sono successe così tante, tra morti, reincarnazioni, figli, resurrezioni, anche nei modi più stupidi, solo che lì il fan non si pone troppe domande: è un fumetto, ne esce uno al mese (o più) e non possiamo morirci dietro. 
Che poi, se Jason Voorhess muore fatto a pezzi, e nel film successivo ritorna anche col pretesto più stupido, a noi va bene lo stesso, vedremo sempre quello che vogliamo, il bestione con la maschera da hockey che fà quello che sà fare meglio. E anche qui alla fine sono cinecomix, al ragazzino medio se paga il biglietto per vedere effetti speciali, e strani costumi già metà del lavoro è fatto. Poi è chiaro, un bravo sceneggiatore è pagato anche per creare una sorta di pace tra un film e l'altro, ed è pertanto necessario rivedersi i capitoli precedenti, cosa che forse non hanno fatto. Anche se con quel finale se la sono giocata veramente bene.

CONCLUSIONE:
X-Men: Giorni di un futuro passato, è stato sicuramente un film gradito, potente e rispettoso al punto giusto, che darà quelle due ore di goduria sia ai fan irriducibili della saga che agli spettatori casuali. Grande cast, che ormai gioca sempre sul sicuro, potenti musiche di John Ottman, e una fantastica rimpatriata generale, che potrà far scappare una lacrimuccia a chi segue fin dal 2000 le gesta di questi tizi.


NOTA: Stavolta non sono riuscito a vedere Stan Lee in un suo cameo (eppura era un attimo infilarlo nel pubblico alla dimostrazione finale), però ci possiamo comunque gustare Bestia / Hank McCoy che guarda in tivù Star Trek, con la faccia di Michael Myers/William Shatner. E tra i sentatori c'è comunque Chris Claremont.

NOTA 2: C'è come sempre una scena dopo i titoli di coda, ma occhio che stavolta è proprio alla fine dei titoli. Lì per lì non l'avevo capita, ma ci sono arrivato il giorno dopo. A quanto pare il prossimo film sarà ancora più caotico, se vedremo Apocalisse...

1 commento: