lunedì 23 settembre 2013

Che accidenti ho visto ultimamente? Pulse / Uzumaki / Marebito

Il cinema horror è una delle mie principali passioni,e mi piace spulciarlo a 360°. E fin qui Ok.
Così facendo ho scoperto tante pellicole,che mi piace catalogare in tanti sottogeneri,perchè è facile bollare tutto come "Horror",ma ad un occhio di chi ci capisce,L'esorcista non è come Venerdi 13,che a sua volta non è come Cannibal Holocaust,che ancora non è come il Vendicatore Tossico.
Sottogeneri,quindi.
Ma tra i tanti di essi,c'è stato un periodo,dove uno in particolare è esploso,ma ad un livello così grande che non ti potevi girare in edicola,in videoteca senza vederne uno.
Parlo dei J-Horror,ovvero quei amati/odiati horror giapponesi.
Amatissimi da un sacco di persone,per tanti ovvi motivi,dalla cultura differente,al loro modo di somministrare la paura,senza largo uso di sangue,effettacci,o CG.
Odiati,perchè il più delle volte il pubblico trova soporifero il modo di recitazione degli attori asiatici,ne tantomeno li distinguono.
E poi c'è il fattore remake.
Da quel piccolo gioiellino che è stato The Ring (Hideo Nakata,1998),per i successivi 10 anni,è successo di tutto.
The Ring,The Grudge,The Eye,Two Sisters,The Call,Dark Water,Shutter,Apartament 1303...tutti film giapponesi / tailandesi / coreani / cinesi, di cui è possibile trovare la rispettiva controparte "made in america",contornata da attori più o meno famosi come Sarah Michelle Gellar,Liev Schneider,Jessica Alba,Naomi Watts,Jennifer Connelly e via dicendo,che sostituiscono quei volti "tutti uguali".


Non mi dilungherò nel dire che spesso il risultato è inferiore all'originale,ma sono qui per dirvi che secondo me hanno fallito nel propinarceli tutti insieme nel corso di 10 anni! Prendete The Ring: sono 4 film giapponesi più 2 americani. Per The Grudge sono 5-6 giapponesi e 3 americani,e così via...per forza hanno stufato! Succederebbe con qualsiasi cosa!
Fatta questa premessa,era tanto tempo che non mi vedevo un j-horror,così ne ho recuperato qualcuno nelle scorse settimane...diamogli un occhio:




Pulse (Kairo) di Kiyoshi Kurosawa. è una pellicola giapponese del 2001,tratta da un libro,a quanto pare. L'ho beccata in edicola,era tutta scartata,impolveratissima e l'edicolante l'ha messo alla metà del prezzo (5€ contro i 9,90€ iniziali).Io purtroppo sapevo già più o meno di cosa trattava in quanto MI ERO ROVINATO POSSEDENDO GIA' IL REMAKE AMERICANO,che ricordo,comprai ad una bancarella a 3€ solo perchè,c'era scritto "sceneggiatura di Wes Craven e -tizio che non conosco"(Ray Wright). Fui coraggioso,devo ammettere,a dare credito così al buon Wes,sapendo che anche lui,quando si tratta di mangiare,o di pagare le bollette,è pronto a tirar fuori brutture come Benedizione Mortale,Le Colline hanno gli occhi 2 o My Soul to Take.
Il remake americano me lo ricordo come una cosuccia abbastanza noiosetta. Visto quanto dichiarato all'inizio,mi sarò addormentato del tutto con il film di Kiyoshi Kurosawa? No.
Il film è lento,vero. Ma perchè non ha bisogno di tempi veloci. C'è un ragazzo,che s'incastra con un sito. Un altro non si presenta a lavoro,e si ammazza successivamente. Le persone scompaiono...tutti segnali che danno l'idea di una possibile fine del mondo,ma tremendamente silenziosa. E tutto tramite i nostri pc di casa.
Buttateci un occhio,se siete in vena.

Uzumaki di Higuchinsky (spero per lui sia uno pseudonimo).
Questo invece è un film giapponese del 2000,ma tratto da un manga. Il titolo,Uzumaki,sta per Vortice,Spirale. Ed è proprio di questo che tratta.
In una piccola cittadina giapponese,si verificano strani eventi. Kirie,la nostra protagonista se ne renderà conto piano piano.
Un primo segnale arriva dal padre del suo fidanzato,che si uccide buttandosi in una lavatrice,poi la madre in ospedale inizia a tagliarsi i polpastrelli.
A scuola qualche i ragazzi subiscono delle mutazioni,fino a diventare delle "lumache umane" e così via.
Insomma sembra che sulla cittadina ci sia una specie di maledizione,che arriva a far impazzire le persone quando vedono oggetti a forma di spirale. 
Praticamente tutto quello che ci circonda,dalle ruote delle macchine,ai cereali,alle scale a chicciola....insomma non c'è scampo.
Come film anche questo ha i suoi tempi,ma ha un asso nella manica che lo rende godibilissimo. 
In una parola: Weird. Bizzarro. Cose dell'altro mondo.
Ci sono culture che vogliono mettere in mostra al cinema un opera severamente ancorata alla realtà,anche quando si tratta di soggetti fantasiosi.
Ecco d'altra parte però ci sono opere come questa che invece se ne sbattono altamente e preferiscono farvi fare un bel viaggio mentale con immaggini stranissime,bizzarre che a fine visione,anche se il film è stata una cagata abissale,state comunque a ripensarci.
Ci sono tanti autori che agiscono in questa maniera,come Terry Gilliam,David Lynch fino a Chris Cunningham,e questo Uzumaki alla fine sono coinvinto che un paio di immagini ve le scolpirà in testa.
Interessante anche lo stile di regia,se posso permettermi,quando mostra il ragazzo innamorato di Kirie che fin dall'inizio,per più volte nella pellicola cerca di uscire dagli angoli all'improvviso per spaventarla. Il regista dà come degli scossoni con la macchina da presa,e nella prima volta,ad ogni battuta del ragazzo ruota l'inquadratura (a testa in giù,a destra...) credo che sia per dare da subito al personaggio un'aria da "mamma mia che rompicoglioni". E funziona.
O ancora,nel  corso del film,è possibile vedere più e più volte negli angoli delle inquadrature,dei VORTICI. esatto,in alto nel cielo,fuori dalla scuola,o mentre Kirie passeggia,non riposate gli occhi,potrebbe tutto far parte del disegno finale.
Insomma,ricordandosi anche che sembra fedelmente tratto dalla controparte su carta,credo che ne valga la pena.



Marebito di Takashi Shimizu (Giappone 2004)
Il buon Shimizu,è colui che ha contribuito alla realizzazione di uno dei J-Horror più famosi di sempre,ovvero The Grudge.
L'unico problema,è che poi è quasi diventato la puttana di sè stesso,poichè dopo Ju On (The Grudge) diresse altri due sequel in patria,e una volta stufato,diresse anche il remake americano prodotto da Raimi (che tra l'altro ha voluto fortemente).
Insomma,dopo aver usurato lo spettro della povera Kayako fino allo sfinimento,decise di tornare con qualcosa di suo.
E fù la volta di "The Shock Labyrinth: Extreme" in 3D,che vidi a suo tempo nel 2009...ma che seriamente mi ha lasciato molto poco in memoria (giusto la location,molto suggestiva).
E mentre ora aspetto "7500",suo ultimo film girato in america,mi sono andato a ripescare questo Marebito,che è del 2004,e da come leggo su internet, è stato girato tipo in 8 giorni in fretta e in furia con un piccolo budget.
In realtà,appena avviata la visione,non ci vuole molto per capire che il film è fatto davvero con pochi mezzi,ma purtroppo per me,è proprio il genere che mi attira di più (= perchè è quello dove c'è sempre di più da imparare!)
Per prima cosa,un bellissimo regalo;il protagonista del film è il regista Shinya Tsukamoto,il genio di quel capolavoro condito di stop motion che è Tetsuo - the Iron Man.

Che uno può pensare:
 +




E invece poi rimane deluso al massimo quando scopre che è un film di 50 minuti scarsi in bianco e nero che si movimenta da quando a quest'uomo gli spunta un pene-trivella.


Insomma Shinya Tsukamoto,vi dicevo,quello che ha diretto la TRILOGIA di Tetsuo,ma anche Tokyo Fist e Hiruko the Goblin,che in verità,nonostante il fatto di essere il protagonista,parla quasi sempre con una voce fuoricampo.
Masuoka,infatti è un cameraman part-time (magari ci riuscissi io -.-' ) che da quando ha per caso filmato il suicidio di un uomo nella metropolitana di Tokyo,riguarda in continuazione il girato,catturato dall'espressione degli occhi del poveretto,come se avesse visto chissà quale demonio.
Armato della sua videocamera,tornerà sul luogo del delitto,e scenderà nei meandri della metro,dove troverà delle strane rovine nascoste sottoterra (affrontate da Shimizu con dei bellissimi paesaggi disegnati nell'inquadratura) e infine,come what-the-fuck moment,troverà niente di meno che...una ragazza nuda incatenata.
Masuoka si sentirà il dovere di prenderla,portarla a casa,vestirla,e pensare a come aiutarla.
Ma la ragazza non spiccica una parola,dorme massimo 3 ore e sembra che riesca a nutrirsi solo di sangue.
Anche la particolare dentatura,riesce a mettere più di qualche dubbio.
A contornare il tutto ci mettiamo:
1) Masuoka chiacchiara più di una volta con il fantasma del tizio che si è suicidato nella metro
2) Quest'ultimo lo mette in guardia dai "dero",ovvero dei demoni che si nascondono sulla terra,secondo lui i quali,quando li vedi,sono cazzi.
3) Una donna che segue in continuazione Masuoka e che sembra dirci di essere la moglie,e che vuole vedere la figlia.
4) Qualcuno telefona a Masuoka dicendo che ha fatto una cazzata a prendere quella ragazza.
Abbastanza dubbiosi? il finale non dà nemmeno tutte le spiegazioni,ma nel mio modesto parere,questo rimane un film comunque DA VEDERE. 


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